Voci di spesa luce
– Può comprendere:
- costo energia consumata;
- costo di commercializzazione e vendita;
- costi di dispacciamento (coordinamento ed equilibrio rete di trasmissione nazionale);
- costi di sbilanciamento (coordinamento ed equilibrio rete di trasmissione nazionale).
– Può comprendere:
- osti per trasporto e distribuzione dell’energia su rete di trasmissione nazionale;
- costi per la gestione dei contatori;
- costi per la lettura dei contatori e la gestione dei dati delle letture.
– Sono costi fatturati per la copertura delle attività di interesse generale per il sistema elettrico e pagate da tutti i clienti finali. Possono comprendere:
- ASOS (relativi al sostegno delle energie rinnovabili e alla cogenerazione);
- ARIM (i rimanenti oneri generali).
– Sono tutta una serie di altri costi eventualmente compresi, tra cui:
- spese degli interessi di mora;
- addebito o la restituzione del deposito cauzionale;
- indennizzi automatici;
- spese per attività di connessione del contatore (voltura, subentro, aumento di potenza, sospensione, allacciamento);
- corrispettivo morosità, addebitato in presenza di fatture pregresse non saldate ad altro fornitore. Non tutti sono soggetti all’IVA.
– Sono costituite da:
- imposta erariale di consumo (accisa) applicata alla quantità di energia consumata indipendentemente dal contratto o dal venditore scelto;
- imposta sul valore aggiunto (IVA) 10% usi domestici, 22% per altri usi.
–Dal 2016 il canone televisivo viene addebitato in bolletta luce. È un’imposta sul possesso di “apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive in Italia”.
– Sono presenti soltanto nelle bollette in cui vengono ricalcolati importi già pagati in fatture precedenti, per via di:
- una modifica nella lettura dei consumi, causata da un malfunzionamento del contatore oppure da un errore di lettura da parte del distributore;
- disponibilità delle letture effettive in seguito a bollette precedenti fatturate su consumi stimati;
- modifica dei prezzi e della tariffa applicata.